Cales Caratteri

Cosa ci offre Cales Fonts?

Cales Fonts è il luogo ideale per trascorrere un pomeriggio di relax. Se siete venuti a Minorca e avete visitato le diverse spiagge da un capo all’altro dell’isola, potreste avere voglia di fermarvi a bere qualcosa su una terrazza, con un’atmosfera piacevole intorno a voi e una vista spettacolare davanti a voi.

Cales Fonts è il luogo perfetto per questo.

Gli innumerevoli ristoranti permettono di scegliere tra un’ampia gamma di opzioni (dalla cucina tradizionale minorchina alla gastronomia internazionale) e i negozi e le bancarelle del mercato artigianale allestito lungo la banchina permettono di godersi una passeggiata pittoresca (e magari di acquistare i souvenir ordinati da parenti e amici).

Ma non è l’unica cosa che si può fare a Cales Fonts: oltre alla possibilità di fare il bagno nelle sue acque trasparenti, si organizzano escursioni all’isola di Lazareto (o isola di Llatzaret), un piccolo isolotto che, come abbiamo già detto, nel XVII secolo veniva utilizzato come centro di isolamento per tenere in quarantena i marinai provenienti da luoghi lontani (ed evitare così la diffusione di eventuali malattie che potevano aver contratto durante il viaggio). Le visite al Lazareto possono essere prenotate presso gli uffici di informazione turistica di Mahón e saranno un’esperienza culturale diversa che non lascerà nessuno indifferente.

La prima alba sulla penisola

Secondo la mitologia greca, Eos (la dea dell’alba) aveva il compito di aprire le porte a suo fratello Helios (il sole) affinché ogni mattina la sua luce illuminasse la terra dei mortali.

A Minorca, e precisamente a Cales Fonts, si trova il luogo in cui arriva il primo raggio di sole in Spagna e, per questo motivo, nel porto si trova una scultura chiamata “la puerta de Eos”, che indica il luogo in cui si può vedere l’alba.

Uno spettacolo per cui vale la pena alzarsi presto per vedere, in prima persona, l’inizio del nuovo giorno che sta per cominciare.

L’isola di Llatzaret

Di fronte a Cales Fonts si trova l’isola di Llatzaret (o isola del Lazzaretto), che veniva utilizzata dai Menorchini per isolare i marinai da altri luoghi e assicurarsi, prima di lasciarli mettere piede a terra, che non fossero portatori di strane malattie che potevano causare contagi incontrollati che avrebbero decimato la popolazione dell’isola (come la peste bubbonica, ad esempio).

In realtà, il Lazzaretto era prima una penisola (la penisola di San Felipet), ma l’accesso che la collegava al resto dell’isola fu distrutto per ottenere una maggiore protezione.

Nelle strutture sanitarie costruite sul piccolo isolotto, i marinai sono stati costretti alla quarantena fino a quando non si è accertato che loro e i prodotti che trasportavano non costituivano un rischio per gli abitanti dell’isola.